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Da pochi giorni abbiamo scoperto che i nostri servizi segreti, tra giugno e settembre, si sono incontrati, segretamente, con il ministro della Giustizia americano William Barr.
Per dirsi cosa?
Pare che il potente ministro americano, volesse ascoltare la registrazione della deposizione di Joseph Mifsud, professore maltese che aveva chiesto protezione all’Italia perché si sentiva in grave pericolo.
Dall’ottobre 2017, di Mifsud si sono perse le tracce. Che cosa ha fatto e chi è il professor Mifsud?
Mifsud è stato professore a Roma dell’Università Link Campus, ateneo privato fondato dall’ex ministro DC Vincenzo Scotti. In questa università si è formato un pezzo della classe dirigente dei 5 Stelle, (l’ex-ministra Trenta, ad esempio).
Sempre alla Link, tengono corsi molti dei nostri 007, tra i quali Gennaro Vecchione, attuale capo del DIS.
Mifsud, sembra sia una pedina importante nel Russiagate. Il Russiagate è un’inchiesta nata a seguito di sospette ingerenze da parte della Russia, nella campagna elettorale per le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2016, che videro la vittoria di Donald Trump.
Nello specifico, Mifsud avrebbe dato, nella primavera del 2016, a pochi mesi dalle elezioni presidenziali, avvenute poi nei primi giorni di novembre, migliaia di email, rubate dai russi ai democratici, in grado di danneggiare, se pubblicate, l’immagine dell’avversaria politica, Hillary Clinton.
Mifsud avrebbe dato queste email a Papadopoulos, consigliere stretto di Trump, a Roma nel marzo del 2016. Papadopoulos è stato incriminato per aver detto il falso agli investigatori federali, sul Russiagate, e condannato a dodici giorni di carcere.
In America a condurre l’inchiesta è il tenace ex-procuratore speciale Robert Mueller. Il ministro Barr è venuto a Roma per cercare di avviare una controinchiesta, che scagioni Trump. E per questo ha chiesto l’aiuto ai nostri servizi segreti.
La cosa grave è che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte non ha minimamente informato il Parlamento.
È vero, ha la delega per i servizi segreti. Ma per quale motivo lo ha fatto?
Solo perché il primo incontro è avvenuto a Ferragosto, quindi con il Parlamento tutto in vacanza? Ma, il secondo incontro, è avvenuto il 27 settembre, con governo e Parlamento in piena attività.
Quindi perché tenere tutto nascosto? Il premier Giuseppe Conte, certamente, come richiesto da più parti, dovrà spiegare il suo operato.
Il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), ha chiesto al presidente del consiglio di presentarsi in audizione per spiegare la visita del ministro della Giustizia Usa William Barr. Nonché i suoi incontri con i vertici dell’intelligence italiana.
Richiesta che, al momento, non può essere evasa, in quanto il Copasir è mancante del suo presidente, Lorenzo Guerini, nominato ministro della Difesa.
In attesa di vedere come andrà a finire, quali nuovi dettagli usciranno, se cadranno delle teste nei nostri servizi, mi pongo una domanda. Ma i nostri, sono servizi segreti “seri” di un paese democratico e autonomo, o “servizietti” di una colonia, l’impero americano, costretti a far “servizietti“, quando “l’impero” lo richiede?