Il bell’ arcivescovo Georg Ganswein, segretario particolare del Papa emerito Joseph Ratzinger, e Prefetto della Casa Pontificia, nelle ultime settimane, non appariva più accanto a Papa Francesco, nelle occasioni ufficiali.

Sembra perché il Vaticano è un mondo a sé, con regole e procedure tutte sue, che padre Georg sia stato congedato a tempo indeterminato.

La decisione l’avrebbe presa direttamente il Papa. In fisica, si chiamerebbe “effetto farfalla“. Ovvero, piccole variazioni nelle condizioni iniziali producono grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema.

Per esempio, il batter d’ali di una farfalla in Brasile, può provocare un tornado in Texas. Nel nostro caso, il batter d’ali è stato il congedo a tempo indeterminato di padre Georg. Il tornado provocato, è la rottura della pax, tra i due Papi. L’ ultraconservatore Benedetto XVI e l’ultraprogressista Papa Francesco. Ovvero tra il Papa regnante Francesco ed il Papa Emerito Benedetto XVI.

Tra due mondi e due modi completamente diversi di interpretare il ruolo di Papa e di immaginare la Chiesa  del futuro.

Padre Georg è stato il casus belli. Da una parte troppo legato al Papa Emerito, essendone ancora il segretario particolare. Dall’altra Prefetto della Casa Pontificia, ovvero una delle persone più vicine al Papa regnante, Francesco.

Brutalmente si potrebbe dire che non si possono servire due padroni.

Si sussurra tra le sacre mura, che Papa Francesco se la sia presa con padre Georg per il mancato controllo sul Papa Emerito. Come dire: “mi avrebbe dovuto avvisare (o lo avrebbe dovuto impedire!) che Ratzinger avrebbe partecipato alla stesura del libro del cardinal Robert Sarah, “Dal profondo del nostro cuore”. E soprattutto che lo avrebbe firmato con il nome di Benedetto XVI.”“.

Il libro è molto critico nei confronti di Papa Francesco sul tema del celibato ecclesiastico. Il messaggio è chiaro: “Regna un Papa alla volta e adesso il Papa sono io”. 

L’esortazione a Ratzinger è quella di fare il Papa Emerito, di trascorrere il suo tempo raccolto in preghiera e di non occuparsi più attivamente della Chiesa.

Insomma, quel famoso passo indietro sempre promesso dallo stesso Ratzinger nelle intenzioni ma mai fatto nella realtà.

Dall’elezione al soglio pontificio di Papa Francesco, nel marzo 2013, ad oggi, più volte i due Papi hanno incrociato le spade. Certo con molto fair play ed il tutto sempre smentito o molto ridimensionato dagli organi mediatici del Vaticano.

Anche nel caso del congedo di padre Georg, la stampa vaticana si è subito affrettata a dichiarare che si trattava solo di far ruotare gli impegni di padre Georg, affinché stesse più vicino a Ratzinger.

Forse le condizioni di salute del Papa Emerito sono peggiorate e quindi è necessaria una maggiore presenza fisica di padre Georg, in qualità di suo segretario particolare? Ovviamente non è dato sapere.

L’ unica cosa che sembra chiara, è che due Papi non possono stare nello stesso Vaticano.